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ASV® e ventilazione con protezione polmonare nei pazienti con ARDS

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Data: 12.09.2022

Uno studio recente condotto negli Stati Uniti ha evidenziato che le impostazioni target individuate dalla modalità ASV erano coerenti con le strategie di ventilazione con protezione polmonare nei pazienti con ARDS.
ASV® e ventilazione con protezione polmonare nei pazienti con ARDS

I ricercatori hanno condotto una sperimentazione randomizzata crossover su 17 pazienti con ARDS da moderata a grave, in maggioranza passivi, per confrontare le impostazioni automatiche della modalità Adaptive Support Ventilation (ASV) con quelle della modalità prevista dallo standard di cura dell'ospedale, la ventilazione a pressione adattiva (APV) (Baedorf Kassis EN, Bastos AB, Schaefer MS, et al. Adaptive Support Ventilation and Lung-Protective Ventilation in ARDS [pubblicazione elettronica precedente alla stampa, 16 agosto 2022]. Respir Care. 2022;respcare.10159. doi:10.4187/respcare.101591). Nella modalità ASV, la frequenza respiratoria e il volume corrente vengono regolati automaticamente in modo da mantenere una ventilazione minuto impostata, mentre nell'APV il volume corrente (VT) è stato impostato su 6 ml/kg di PCI, come previsto dallo standard di cura dell'ospedale. I pazienti sono stati ventilati per 1-2 ore in ciascuna modalità, mantenendo una ventilazione minuto uniforme.

L'esito primario corrispondeva al volume corrente (VT) corretto in funzione del peso corporeo ideale. Nel complesso, la regolazione automatica di VT nell'ASV ha generato VT solo lievemente più elevati (6,29 [5,87-6,99] ml/kg di PCI vs 6,04 [6,01-6,06] ml/kg di PCI, P = 0,035). Gli autori hanno osservato che, sebbene statisticamente significativa, questa differenza è troppo ridotta in termini assoluti per essere ritenuta clinicamente rilevante. Ha invece un peso maggiore il fatto che VT è rimasto costantemente al di sotto di 8 ml/kg, e quindi nell'intervallo di protezione polmonare generalmente accettato. Inoltre, è emerso che, con l'ASV, VT era inferiore in un sottoinsieme di pazienti con compliance ridotta e RCesp breve, a indicare una regolazione personalizzata in funzione della meccanica respiratoria del paziente.

Per quanto riguarda gli esiti secondari, la frequenza con l'ASV era lievemente inferiore, mentre le pressioni di plateau, le pressioni di lavoro e la potenza meccanica erano simili con le due modalità. La potenza meccanica è però risultata inferiore con la modalità ASV nei pazienti con compliance ridotta e, in particolare, in quelli in cui anche VT era inferiore.

I risultati dimostrano che le impostazioni dell'ASV erano coerenti con le strategie di protezione polmonare. Inoltre, l'ASV regolava VT sulla base della meccanica respiratoria del paziente, riducendo VT e potenza meccanica nei soggetti con polmoni meno elastici.

Adaptive Support Ventilation and Lung-Protective Ventilation in ARDS.

Baedorf Kassis EN, Bastos AB, Schaefer MS, et al. Adaptive Support Ventilation and Lung-Protective Ventilation in ARDS [published online ahead of print, 2022 Aug 16]. Respir Care. 2022;respcare.10159. doi:10.4187/respcare.10159

BACKGROUND Adaptive support ventilation (ASV) is a partially closed-loop ventilation mode that adjusts tidal volume (VT) and breathing frequency (f) to minimize mechanical work and driving pressure. ASV is routinely used but has not been widely studied in ARDS. METHODS The study was a crossover study with randomization to intervention comparing a pressure-regulated, volume-targeted ventilation mode (adaptive pressure ventilation [APV], standard of care at Beth Israel Deaconess Medical Center) set to VT 6 mL/kg in comparison with ASV mode where VT adjustment is automated. Subjects received standard of care (APV) or ASV and then crossed over to the alternate mode, maintaining consistent minute ventilation with 1-2 h in each mode. The primary outcome was VT corrected for ideal body weight (IBW) before and after crossover. Secondary outcomes included driving pressure, mechanics, gas exchange, mechanical power, and other parameters measured after crossover and longitudinally. RESULTS Twenty subjects with ARDS were consented, with 17 randomized and completing the study (median PaO2 /FIO2 146.6 [128.3-204.8] mm Hg) and were mostly passive without spontaneous breathing. ASV mode produced marginally larger VT corrected for IBW (6.3 [5.9-7.0] mL/kg IBW vs 6.04 [6.0-6.1] mL/kg IBW, P = .035). Frequency was lower with patients in ASV mode (25 [22-26] breaths/min vs 27 [22-30)] breaths/min, P = .01). In ASV, lower respiratory-system compliance correlated with smaller delivered VT/IBW (R2 = 0.4936, P = .002). Plateau (24.7 [22.6-27.6] cm H2O vs 25.3 [23.5-26.8] cm H2O, P = .14) and driving pressures (12.8 [9.0-15.8] cm H2O vs 11.7 [10.7-15.1] cm H2O, P = .29) were comparable between conventional ventilation and ASV. No adverse events were noted in either ASV or conventional group related to mode of ventilation. CONCLUSIONS ASV targeted similar settings as standard of care consistent with lung-protective ventilation strategies in mostly passive subjects with ARDS. ASV delivered VT based upon respiratory mechanics, with lower VT and mechanical power in subjects with stiffer lungs.